LICEO SCIENTIFICO “GIOTTO ULIVI”

Borgo San Lorenzo (Firenze)

 
Il

 “Laboratorio degli Apicultori”

Presenta:

 

 

 

 

ANTIGONE 

 

 

 

 

 


di

SOFOCLE

 

Quasi una storia di oggi

 

La storia della figlia di Edipo, la giovane Antigone, e dello zio-re Creonte, è nota probabilmente a tanti. E tanti sono i suggerimenti che il testo propone, come linee maestre.

Si è spento da poco l’eco della battaglia che ha visto Tebe assediata. Il popolo ricompone i brandelli che restano dopo la vittoria: sono incubi e illusioni, morti e sopravvissuti, in un clima di insicurezza e dolore. L’editto di Creonte è l’unica certezza presente: non sia data sepoltura al figlio di Edipo che ha procurato l’assedio alla città e che giace fuori dalle mura, ucciso dal suo stesso fratello. Questo, difensore di Tebe, gli riposa accanto, a sua volta da lui ucciso.

Nonostante la proibizione la sorella Antigone sarà sorpresa a compiere il rito pietoso e sarà condannata ad essere sepolta viva. Al suo sacrificio vorrebbe unirsi,  idealmente e coraggiosamente si unirà, la pavida sorella Ismene.

La straordinaria contrapposizione tra Antigone e Creonte mette in luce l’uomo nella sua prodigiosa grandezza e nella sua indipendenza, sia come difensore di princìpi divini, sia per ciò che concerne l’osservanza delle leggi da lui emanate. Da questa indipendenza deriverà tanto la potenza umana, quanto la sua rovina.

L’incapacità di Creonte di sottrarsi al fascino del suo tirannico potere condurrà alla fine la sua stirpe e la sua figura. Durante questa ascesa verso la totale sconfitta si delineerà, intanto, anche la lenta ricostruzione di una coscienza popolare, inizialmente soggiogata dal terrore, successivamente sempre più lucida nell’identificare nell’odio e nella mancanza di saggezza i veri e unici strumenti di distruzione e di morte dell’uomo stesso.

 

 

 

Sabato 11 Maggio ore 21:00 – Teatro di Rifredi - Firenze