Nuovo importante successo per il gruppo teatrale del “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo

 

 

 

A Castelnaudary, nella Francia del Sud, studenti, artisti e insegnanti di sei Paesi del Mediterraneo si sono ritrovati, ospiti del Lycée “Jean Durand”, a cui va il merito dell’iniziativa, per partecipare alle “Rencontres théatrales méditerranéennes”. Anche quest’anno il gruppo teatrale del Liceo statale “Giotto Ulivi” si è presentato all’importante appuntamento con un testo impegnativo: “L’Ispettore” di N. Gogol, andato in scena venerdì 25 aprile, al Théatre des 3 ponts” per la regia di Anna Scalabrini. L’impegno dei giovani attori è stato intenso ed ha ottenuto un risultato assai lusinghiero: dopo i calorosi applausi qualcuno ha definito la prova “suprème”, altri ha dichiarato: “capito tutto!”. In effetti l’efficacia dell’azione teatrale ha consentito agli spettatori stranieri di superare l’ostacolo della comprensione dell’italiano, sorprendendo con una originale realizzazione del celebre e importante testo di Gogol, messo in scena dopo poche prove da un gruppo di ragazzi assai giovani e nuovi al palcoscenico. Per comprendere la ragione di tutto questo bisogna risalire al primo avvio del teatro nella scuola di Borgo San Lorenzo, che inizia la sua attività nell’anno scolastico 1993/94, con “Il malato immaginario” di Molière. Da allora ad oggi, sotto la guida appassionata e sapiente di Anna Scalabrini, gli spettacoli si sono susseguiti ininterrottamente, approdando a realizzazioni fresche e originali da generi diversi: i classici con Plauto, la tragedia greca, i drammi di Verga, di Ibsen e  di Wedekind oltre ai testi prodotti dagli stessi studenti. I numerosi riconoscimenti  (ad Agrigento, a Lucca, a Padova) hanno premiato l’impegno profuso dagli studenti che nel corso di tanti anni si sono cimentati nei vari ruoli. Ogni anno, circa una  trentina di studenti, di età dai quattordici ai diciotto anni, frequenta il laboratorio teatrale: un numero molto alto per una scuola che nel curriculum di studio non contempla l’attività teatrale. Quale il segreto di tanta passione che perdura nel tempo e si rinnova ogni anno con ondate sempre diverse di studenti? La conversazione con Anna Scalabrini  durante il lungo viaggio verso il Midi della Francia è stata illuminante. Quest’anno gli studenti iscritti al laboratorio erano particolarmente giovani e alla prima esperienza  di palcoscenico. Si è imposta perciò l’esigenza di cambiare registro, di abbandonare il genere drammatico per il tono giocoso e brillante; indubbiamente una via più ardua  ma necessaria al fine di toccare le corde più rispondenti alla sensibilità degli adolescenti. La scelta di Gogol  col “Revizor” (L’ispettore), è stata dettata da questa esigenza. L’opera offre molte chiavi di lettura:con la messinscena del nostro gruppo si cerca di evidenziare il grottesco, il paradossale, lo spirito corrosivo attraverso il quale l’autore denuncia l’angoscia di uomini che vivono d’ipocrisia, di opportunismi, di corruzione, di paura: in breve, di miseria e di povertà morale. Per rappresentare un mondo così chiuso e opprimente la regista ha dato al testo una lettura grottesca  dove i personaggi sono l’imitazione di sé stessi, quasi involucri vuoti, forme prive di corpo, tradotte in abiti fuori misura, ammennicoli inutili e senza senso. Di conseguenza il dirigente scolastico diventa un gufo miope  e pieno di tic, il giudice perde le staffe per un nonnulla,  il primario dell'ospedale è il prototipo dell’inetto che professa una strana fede nella inutilità della medicina. I ragazzi hanno corrisposto pienamente all’orientamento interpretativo ed hanno liberato nel corso della rappresentazione un’energia giocosa e graffiante che ha avuto una presa immediata sul pubblico. Determinante ed incisivo il contributo delle numerose invenzioni sceniche e coreografiche e il significativo uso delle luci dovuto all’instancabile Prof. Sandra Focardi. Ancora una volta il teatro si è imposto come strumento educativo eccellente: ogni studente-attore  ha trovato nel ruolo affidatogli il percorso espressivo più consono alla sua natura che gli ha consentito di sprigionare potenzialità espressive forse prima ignote. Ancora  una volta il Liceo di Borgo San Lorenzo si segnala per la serietà dell’impegno educativo, per la portata culturale delle sue scelte formative, per la generosità e competenza di tutti i partecipanti all’iniziativa che, presentata per la prima volta al pubblico multietnico del “Théatre des 3 ponts”, è stata dedicata “alla pace nel mondo, all’amicizia fra tutti i popoli, come espressione dello spirito d’accoglienza”, ed ha avuto il grande merito di proporre un’immagine inconsueta della scuola italiana.

I componenti del gruppo sono: Barnes Irene, Becattini  Andrea, Benvenuti Chiara, Bigazzi Guendoline Sara, Bini Olimpia, Brazzini Irene, Cappelli Giulia, Gasparrini Stefania, Guazzi Francesca, Massei Andrea Veronica, Meglini Martina, Moretto Margherita, Nardoni Elena, Nencini Rita, Parrini Alessia, Pieranti Sara, Pratesi Ughetta, Ricci Marta, Vaiani Saverio,  e sono stati accompagnati dai docenti proff. Sandra Focardi e Maria Luisa Vallomy e dagli operatori teatrali Anna Scalabrini e Matteo Timori.

 

 

                                                                              Maria  Luisa Vallomy