Rencontres Théâtrales Méditerranéennes:
una filosofia di vita

 

Scendiamo dal pullman, dopo 24 ore estenuanti di viaggio,i primi ad accoglierci sono il gruppo dei francesi e dei libanesi...già si sente l'aria di rencontres. Ma che cos'è un rencontre? C'è solo un modo per capirlo: viverlo. E ciò può essere fatto solo da chi ha la forza, l'energia, la volontà e la passione di far parte di un laboratorio teatrale ormai tradizionale per il Liceo Giotto Ulivi.

   Ognuno di noi può ricordare gli incontri con altre culture, gli sforzi nel comprendere  le altre lingue, la soddisfazione nell’ aver creato delle amicizie che rimarranno sempre nel cuore. Queste sono esperienze così significative da creare in noi una sensazione quasi di tristezza e nostalgia al ritorno: l'andare a scuola ogni mattina, il cenare tutte le sere alla stessa ora, e soprattutto il sapere cosa si farà “domani”, avere davanti giornate apparentemente programmate. I Rencontres Théâtrales Méditerranéennes sono un insegnamento per imparare ad andare al di là di tutto quel che i nostri occhi vedono, le nostre menti pensano e i nostri cuori provano; al di là delle ideologie politiche e religiose, al di là del paese di origine o delle differenze fra ognuno di noi. Tutto questo grazie al teatro. Ognuno ha assistito alle rappresentazioni degli altri, ha applaudito all'amico con cui aveva chiacchierato in mensa, a pranzo. Ma siamo sicuri che tutti hanno avuto almeno un po' di paura prima di entrare in scena, prima di creare qualcosa di unico e di irripetibile avvertendo lo stress di dover dare il massimo.

   "La sala è piena, la musica parte, il sipario si apre, devo raccogliere tutta l'energia che ho in corpo per poter  essere pienamente il mio personaggio e per poter creare insieme agli altri ciò per cui abbiamo lavorato tanto. Le  gambe mi tremano, il cuore mi batte a mille, è il mio momento, entro in scena"

E il resto è Madre Courage e i suoi figli.

        

Il debutto in Italia si terrà martedì 12 maggio al teatro “Giotto” a Vicchio e il 5 giugno presso l’auditorium del “Liceo scientifico Giotto Ulivi”

 

 

Federica Monaci e Matteo Giardiello