L’UCCELLINO AZZURRO VOLA ANCORA PIU’ ALTO

 

di Maria Luisa Vallomy Bettarini

Borgo San Lorenzo,24 maggio 2005

 

Che sia un privilegio molti sono d’accordo.Che sia un’esperienza esaltante tutti lo ammettono e lo ribadiscono con  decisione.Specie al momento dell’applauso a fine spettacolo che scioglie la tensione e corona un anno di fatiche,d’impegno e di appassionata dedizione.

Questo,sul “fare teatro a scuola”,è il sentire comune dei ragazzi del Laboratorio teatrale degli Apicultori del “Giotto Ulivi”,alla vigilia  della loro ultima esibizione di quest’anno, nell’Auditorium del Liceo.

Serpeggia fra loro la paura di affrontare, dopo Alicante e Rifredi, un nuovo pubblico, particolarmente attento e sensibile: quello dei compagni di scuola,degli insegnanti, dei genitori, dei familiari ed amici. Un pubblico facile,  disposto alla compiacenza affettuosa e comprensiva e all’applauso incondizionato? Non è questo che i  nostri giovani attori cercano. Non è per una “recita scolastica di fine anno” che lavorano da mesi. Il loro lavoro nasce con altre premesse e segue un percorso spesso duro e difficile. Varie motivazioni spingono ad avvicinarsi al teatro della scuola :chi ne ha sentito parlare o ha visto i compagni sulla scena, chi cerca un rimedio alla propria timidezza, chi ama esibire personali doti di spigliatezza e di disinvoltura. Dopo però ci sono i pomeriggi all’Auditorium, il serio lavoro di controllo della respirazione,della pronuncia, del corpo,del gesto, fatto di esercizi ripetuti e monotoni,c’è il rispetto dell’orario, il rapporto con tanti nuovi compagni.

E quando la scuola non va benissimo,come la mettiamo con i genitori che minacciano divieti e con gli insegnanti più o meno apertamente contrari?

Qualcuno non ce la fa e non arriva in fondo, anche se tutti,nel gruppo, cercano di incoraggiare.Sono trentadue gli attori che partecipano alla messa in scena dell’UCCELLINO AZZURRO,favola simbolico-allegorica di Maurice de Maeterlinck.

Dopo le “Rencontres “di Alicante, dove  in aprile si sono confrontati con i licei francesi di Algeri, Beirut, Casablanca, Castelnaudary, e Alicante,i ragazzi borghigiani hanno presentato l’”Uccellino Azzurro” alla XVIII Rassegna Scuola Teatro di Rifredi, promossa dalla Provincia di Firenze e da “Pupi e Fresedde “. Quest’anno quindici Istituti scolastici di Firenze e della provincia sono stati ammessi alla Rassegna. Il Liceo di Borgo vi prende parte dal 1994. Il 12 maggio 05 è andato in scena il “Giotto Ulivi”;l’apprezzamento è stato altissimo: i trentadue ragazzi si sono mossi sulla scena con naturalezza decisa: i quadri che segnano i passaggi del viaggio sognato dai piccoli protagonisti si susseguono con ritmo sicuro, scanditi da luci,musica e suoni d’intensa suggestione fantastica. Giocare fuori casa e quasi senza fans tra il pubblico,lavorando su un testo complesso e impegnativo ,comporta coraggio al di là di una seria preparazione. Da ultimo,” l’Uccellino azzurro” è arrivato a Borgo,  martedì sera all’auditorium del Liceo, dove hanno felicemente coinciso le migliori condizioni delle rappresentazioni precedenti: sicurezza di un lavoro ormai rodato e l’affettuosa presenza di un pubblico intensamente partecipe, che hanno consentito ai ragazzi di provarsi al meglio delle loro possibilità.

Entusiasmo alle stelle per il fascino dell’opera e la professionalità degli attori ma forse ancor più per la sorpresa di vedersi sulla scena un figlio ,un compagno, un allievo/altro da quello che conoscevamo o che credevamo di conoscere.