Martedì
23 novembre Augusto Cacopardo presenta "Natale pagano. Feste
d’inverno nello Hindu Kush" alla Libreria Martelli, via martelli
22r, alle ore 18. Il libro è il frutto di una straordinaria ricerca
iniziata più di 30 anni fa fra i Kalasha, una piccola popolazione del
Pakistan che, oltre che per l’etnografia, presenta un interesse
particolare anche per la storia delle religioni e per gli studi di
indoeuropeistica. Essa ci offre infatti l'unico esempio oggi esistente di
religione praticata da un popolo di lingua indoeuropea che non si sia
lasciata assorbire da uno dei grandi sistemi religiosi storici –
Induismo, Buddismo, Zoroastrismo, Cristianesimo, Islam. Sono in tutto solo
poche migliaia e vivono tra i monti del nord-ovest del Pakistan lungo il
confine afghano ad altitudini che sfiorano i 2.000 metri.
La ricerca sul campo si è focalizzata in particolare sul ciclo festivo
invernale. Il grandioso complesso festivo del solstizio d’inverno
– il Chaumos – costituisce il fulcro del sistema rituale Kalasha e
racchiude in sé gli ideali a cui si ispira l’intera cultura. In secondo
luogo – una prospettiva che abbiamo voluto esprimere con l’ossimoro che
abbiamo scelto per titolo – può forse aiutarci a comprendere meglio dove
affondino le radici pre-cristiane delle nostre “feste di dicembre”; è
infatti opinione largamente condivisa che le festività cristiane incentrate
sul Natale si siano sovrapposte a cicli festivi pagani – celtici, germanici,
slavi, italici – che celebravano il solstizio d'inverno. Augusto
Cacopardo ha condotto ricerche etnografiche nello Hindu Kush
(Pakistan settentrionale) e in Sicilia. Si è interessato di antropologia
politica, di antropologia economica e di antropologia simbolica. È
attualmente impegnato nello studio dei rapporti tra ricerca etnografica e
ricerca storica.
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