PRESENTAZIONE

 

Memoria e identità coincidono. Un popolo senza memoria scompare, così come una persona che non ha più memoria del proprio passato muore prima che il suo cuore cessi di battere.

Ritrovare tra le proprie carte un quaderno ingiallito, significa recuperare una parte del tempo perduto, sepolto nei circuiti del nostro cervello, una di quelle scatolette che troviamo in fondo a un cassetto quando traslochiarno o decidiamo - spesso senza costrutto – di alleggerire il nostro archivio del peso del tempo.

La scuola vive perennemente in bilico tra passato e futuro. E perché ha il compito di passare il testimone da una generazione all'altra - questo abbiamo capito dell'universo, questo abbiamo costruito, vi aspettiamo all'opera, certi che saprete fare di meglio. Lasciateci riposare! - e perché tra passato e futuro vivono gli adolescenti, in perigliosa

navigazione tra il passato rassicurante dell'infanzia, garantito da genitori onnipotenti e un futuro incerto e misterioso in cui ritrovare nuove certezze e rassicurare genitori ansiosi e sempre più bisognosi di affetto e di cure.

Maria Luisa Vallomy, docente del Liceo "Giotto Ulivi" di Borgo San Lorenzo, con questa pubblicazione ci conduce per mano alla ricerca di un passato, individuale e collettivo. E’ un lavoro che parte da lontano, con gli allora giovanissimi studenti delta scuola media di Borgo, oggi adulti e alla ricerca della loro infanzia, e si conclude con gli studenti di oggi del "Giotto Ulivi", che quell'esperienza hanno proseguito con passione.

Ogni generazione ha bisogno di vivere direttamente le proprie esperienze. Nello stesso modo non è possibile a distanza di anni leggere le medesime traduzioni di Omero o Virgilio. Cambiano le interpretazioni di Dante e del Manzoni e persino di testi come la Bibbia o i Vangeli o il Corano.

Lingua e cultura sono corpi vivi, che si evolvono quotidianamente, esattamente come tutti gli altri

linguaggi. Il modo sempre in evoluzione di coprire o abbellire iil corpo, le sfilate di moda, sono una necessità

ineliminabile. Chi - donna o uomo - indosserebbe sempre uno stesso abito, per quanto di qualità ed

elegante, senza tener conto del passare degli anni? Ma quale stilista potrebbe vestire in modo nuovo

le sue modelle senza scavare nel passato, recuperando una linea di continuità che consente alle sue

clienti di indossare un abito alla moda senza sentirsi aliene?

La parola, linguaggio urnano per eccellenza, non è da meno. Lingua ed evoluzione civile e sociale,

moda e costume si testimoniano a vicenda.

Non è un caso che nel libro non manchino, accanto al testo, illustrazioni e fotografie, testimonianza

di un passato vicino ma sempre più dimenticato.

Oggi ci confrontiamo con realtà nuove: I'Europa in primo luogo, che ha già allargato i nostri

orizzonti, rendendo naturale l'uso delle altre lingue europee, che sempre meno sentiamo come

straniere. Vi è poi il confronto con i cosiddetti extra comunitari, sempre più presenti nelle nostre

scuole, oggi come studenti, domani forse come docenti.

Ogni incontro, ogni relazione sono di per sé pericolosi, se chi li vive è privo di identità e autonomia.

Sono una miniera di pietre preziose per chi, forte delta sua identità, e disposto a rischiare per capire

e costruire un futuro di pace, ricco di progresso sociale e culturale e anche di utopia.

Ricostruire oggi voci, espressioni, modi di dire del Mugello di ieri è un contributo notevole alla

ricerca di se stessi e delta propria identià, uno strumento indispensabile per dare radici certe e

solide ai nostri giovani perché possano affrontare senza paura le strade dell'Europa e del mondo, in

grado di comunicare con tutti, con spirito aperto e senza pregiudizi.

Il "Giotto Ulivi" con questa pubblicazione intende continuare in una linea di presenza attiva nel territorio, nella convinzione che autonomia della scuola e della cultura non significa chiusura autoreferenziale, ma al contrario capacità di rapportarsi con l’esterno, ciascuno con la propria autonomia e finalità istituzionale, ma tutti con l’unico scopo di offrire opportunità di crescita culturale e civile alle nuove generazioni

 

Calogero Bellavia

Preside del Liceo Scientifico Giotto Ulivi

di Borgo San Lorenzo