Presentazione del preside Bellavia

La solitudine, i primi rapporti con il gruppo dei coetanei, la ricerca ma anche il rifiuto dei genitori e degli adulti, il timore e insieme l'attesa impazinete del futuro: l'ambivalenza dell'adolescente, efficacemente rappresentata nella prosa di Claudio: "Quasi tutti coloro che fanno uso di droghe conoscono gli effetti che esse provocano, ma nonostante ciò la curiosità è molto più forte, è proprio lei il più grande spacciatore. Io ammetto di aver paura della mia curiosità". Non c'è scuola, né crescita, né formazione senza curiosità, si tratta però di dare ad essa un significato, di dare senso a ciò che si ricerca. Claudio, e tutte le ragazze e i ragazzi come lui, possono imparare a non avere paura della loro curiosità, anzi è questa una strada obbligata se vogliono attraversare le aule scolastiche come soggetti attivi e crescere liberi e capaci di giudizio consapevole.

Il mondo è pieno di cose -materiali e immateriali, oggetti e idee - in grado di affascinare un giovane e stimolare la sua immaginazione. La scuola ne propone una scelta e ofre degli stimoli; spetta a ciascuno di rielaborarli e inserirli nel suo progetto di vita. Un progetto di vita, appunto, non di morte. Non sempre però abbiamo la forza di progettare il nostro futuro: in certe situazioni ci manca la fiducia in noi stessi, crediamo di non farcela e siamo tentati da vie di fuga apparentemente facili e gratificanti. E' quello il momento in cui dobbiamo riuscire a comunicare agli altri -con gli altri- il nostro disagio. Le ragazze e i ragazzi che hanno scritto questi brani, e i loro insegnanti segnatamente la prof Anna Borgini, hanno dimostrato di essere capaci di comunicare. Averne accettato la pubblicazione è stato da parte loro un gesto di coraggio e di solidarietà. I Lions Club dell'alto Mugello e del Mugello hanno consentito la pubblicazione di questo volumetto continuando una grande tradizione di sensibilità verso i giovani e la cultura

prof Calogero
Bellavia presidedel LiceoScientifico
Giotto Ulivi