Le tenebre dell’Europa e la gestione conflittuale del mondo globale: dai prodromi della Guerra Fredda a un mondo policentrico
Il corso, della durata di 40 ore, è dedicato all’approfondimento di un tema di grande rilevanza: il bipolarismo USA-URSS durante il periodo della Guerra Fredda.
Il corso sarà tenuto dai proff. Francesco Apergi e Paolo Genesio e sarà svolto in orario
pomeridiano con obbligo di frequenza.
Fu definita Guerra Fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Ovest (gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO) ed Est (l'Unione Sovietica e i suoi alleati del Patto di Varsavia) tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990).Tale tensione non si concretizzò mai in un conflitto militare vero e proprio, tale da comportare una contrapposizione bellica su vasta scala tra Est e Ovest: la presenza di armi nucleari nei rispettivi arsenali avrebbe reso irreparabile per il Pianeta un'eventuale aggressione e la relativa reazione. Durante tutta la Guerra Fredda gli arsenali nucleari delle due superpotenze vennero costantemente aggiornati e ingranditi fino all'ultimo periodo (1979-1989) nel quale vennero negoziati una serie di accordi (denominati accordi START) che portarono a sostanziali riduzioni degli arsenali nucleari. Ma durante tutta la Guerra Fredda fu costante la contrapposizione tra una corsa al riarmo apparentemente irrefrenabile e continui tentativi di controllo degli armamenti negoziati tra USA ed URSS o nell'ambito dell'ONU. Per definire l'esteso conflitto di posizioni, interessi contrapposti, propaganda e azioni di disturbo che si era venuto a creare, dato che comunque tale situazione non comportava l'impiego aggressivo degli eserciti regolari, fu coniata la metafora di guerra "fredda". Furono necessarie molte attenzioni e una buona dose di diplomazia per sedare sul nascere alcuni conflitti armati, al fine di prevenire una più ampia guerra "calda" che avrebbe rischiato di estendersi e intensificarsi.
 



Students are given the opportunity to analyse an important period of recent history. There has always been great difficulty in covering the most recent events of European history within the syllabus so a group of teachers thought students might be interested in doing an extra course in recent history. The course has been higly appreciated especially by the students of the last year of high school.

The Cold War was the protracted geopolitical, ideological, and economic struggle that emerged after World War II between the global superpowers of the Soviet Union and the United States, supported by their respective and emerging alliance partners. It took place from about 1947 to about 1991. The struggle was called the Cold War because it did not involve direct armed conflict between the main contestants (by contrast, a so-called "hot" war). The Cold War was instead waged by means of diplomatic maneuvering, economic pressure, selective aid, intimidation, propaganda, assassination, low-intensity military operations and full-scale proxy wars. The Cold War period also simultaneously witnessed the largest arms race (both conventional and nuclear) in history, leading to widespread global fears of a World War III and a cataclysmic nuclear war. Both sides claimed to champion freedom and democracy and made numerous accusations against the other. The United States was accused of being the paragon of capitalist imperialism and of supporting racism at home and fascism abroad. The Soviet Union was accused of violating human rights, crushing independence movements in Eastern Europe, and supporting dangerous insurgents abroad. A few tried to find middle ground by ignoring internal faults and trying to get the superpowers to cooperate and avoid nuclear war. The Cold War endured over four decades, from circa 1947 until the decline and eventual collapse of East European and Soviet Communist states in the late 1980s. The disintegration of the Soviet Union in 1991 is generally considered to mark the absolute end of the conflict.