L' ISTITUTO d'istruzione SUPERIORE GIOTTO ULIVI CAMPIONE ITALIANO DI CALCIO A 5

 


Dal 2 all'8 ottobre si sono svolte a Riccione (RN) le finali nazionali di calcio a 5 allievi/e.

 

La regione Toscana è stata rappresentata dall'Istituto Superiore Giotto Ulivi di B.go San Lorenzo, classificatosi prima a livello regionale nel mese di maggio 2011, battendo in semifinale la rappresentativa pisana e in finale quella livornese.

 

La squadra di B.go San Lorenzo era cosi formata:

 

portieri: Bianchini Dario, Biagioni Jacopo

 

difensori: Pozzi Leonardo (capitano), Lenzi filippo, Lukolic Francesco

 

attaccanti: Piattoli Lorenzo (vicecapitano), Morbidi Jacopo, Bartolacci Nicolò, Tucci Lorenzo, Tucci Marco

 

I dieci studenti si sono alternati in campo formando un gruppo solido e coeso, dimostrando personalità e distinguendosi per abnegazione e personalità. La difesa si è evidenziata la migliore del torneo con il minor numero di reti subite. Il gioco a zona della squadra e l'intercambiabilità tra i giocatori hanno consentito di superare anche la difficoltà per l'infortunio di Piattoli al termine della prima partita del girone A, vinta con la Campania per 8 a 3, che gli ha successivamente impedito di dimostrare il proprio grande valore di attaccante nelle altre partite del torneo. Al suo posto il prof. Stefano Spada ha inserito Biagioni, convocato come portiere ma in grado si reggere il peso dell'attacco della scuola mugellana accanto a Morbidi , Bartolacci, e i fratelli Tucci.

La seconda partita con il Trentino, terminata in parità 2 a 2 ha classificato il Giotto Ulivi primo nel girone per miglior differenza reti.

Il sorteggio ha assegnato nei quarti la Lombardia, la quale si è impegnata allo strenuo mettendo in campo tutto il proprio furore agonistico, ma gli studenti del Giotto Ulivi hanno non solo resistito agli attacchi ma risposto colpo su colpo con precise e veloci azioni di attacco che hanno fiaccato la resistenza degli avversari, producendo un rotondo 5 a 0.

In semifinale il Giotto Ulivi ha incontrato nel bellissimo palasport di Rimini la squadra Pugliese, che ha messo in mostra un notevole fiato a tutto campo e una coppia d'attacco particolarmente efficace. L'incontro è stato combattuto ma gli studenti mugellani nel corso del secondo tempo hanno surclassato gli avversari con azioni rapide ed efficaci vincendo per 6 a 1.

 

Il giorno successivo si svolge la finale, sempre al palasport di Rimini, con la rappresentativa del Trentino, riuscita anch'essa a superare il girone i quarti e la semifinale; finalissima che assegna il titolo di campione d'Italia alla scuola mugellana.

L'incontro, reso difficile per la tensione della gara e la particolare capacità tecnica degli avversari, rimasti sempre molto compatti senza allungare la squadra, termina sul risultato di 1 a 1, con rete di Biagioni. Il regolamento, che prevede di tirare subito i calci di rigore senza tempi supplementari, fa salire ancora la tensione nel palasport, con il pubblico che incita in modo assordante le due squadre. Cala il silenzio. Batte la Toscana, parata. Batte il Trentino, rete. Di nuovo con la stessa dinamica, il Trentino si porta sul 3 a 1. Successivamente l' arbitro fa ribattere il rigore successivo al Trentino, parato da Bianchini, tra le proteste dei giocatori mugellani: Bianchini para di nuovo! E' la svolta! Mentre il Trentino calcia male i rigori successivi, capitan Pozzi, Lenzi, e Morbidi insaccano il pallone in rete facendo guadagnare alla scuola mugellana il titolo di Campione Italiano.

I festeggiamenti e i cori delle altre rappresentative nei confronti della squadra toscana dimostrano l'amicizia e l'affetto che hanno circondato la rappresentativa della nostra regione; i complimenti dello staff organizzativo, dei rappresentanti del CONI e del MIUR, la nomination del prof. accompagnatore indicano la qualità del lavoro svolto sempre con rispetto dell'avversario in campo e fratellanza terminato l'incontro. Gli studenti italiani hanno dimostrato nei fatti a Riccione di essere molto più vicini tra loro degli adulti, confermando ancora una volta che lo sport educativo scolastico unisce e non divide.