Relazione progetto “Pianeta Galileo” classe IVC
II giorno 28 ottobre la classe 4AC ha partecipato alla conferenza intitolata Scienza e democrazia, facente parte del progetto Pianeta Galileo 2006 e tenutasi presso l'Alfieri Atelier di Firenze.
I relatori sono stati i professori Alberto Peruzzi dell'Università di Firenze e Carlo Bernardini dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Bernardini ha esordito spiegandoci il rapporto tra l'attività scientifica e gli assetti politici nella storia, soffermandosi sulla situazione greco-classica, medievale e contemporanea. In particolare, nel mondo greco non esisteva un potere coercitivo che soffocava la scienza ma attraverso l'assemblea il popolo era coinvolto direttamente nelle decisioni della città. Inoltre, la religione aveva un ruolo "pro forma", non avendo un'influenza così forte come nel mondo medievale. Il cristianesimo, infatti, credeva che la verità andasse ricercata nelle Sacre Scritture, ponendo dogmi che soffocavano il libero sviluppo della Scienza (su questo tema, il giorno 8/11 la classe 4aC ha partecipato alla proiezione del film "Galileo" di Liliana Cavani sempre presso il cinema Alfieri). Ancora oggi, a parere del Bernardini, la religione ha influenza sulla scienza ed esistono dei contrasti di opinione su alcuni grandi temi.
In seguito è intervenuto Alberto Peruzzi, il quale, con l'ausilio di strumenti informatici, ha chiarificato e approfondito il discorso di Bernardini, soprattutto riguardo alle condizioni necessarie allo sviluppo della scienza. La scienza moderna, infatti, non è basata su verità intoccabili ('ipse dixit'), ma ciò che si scopre deve essere dimostrato ed è sempre soggetto ad una eventuale confutazione da parte di teorie successive: la comunità scientifica, quindi, è come una democrazia, perché intersoggettiva e aperta alla critica. A tal proposito, Peruzzi ha citato l'aforisma della Royal Society, "nullius in verba", che evidenzia l'importanza della dimostrabilità delle teorie. E' stato interessante assistere all'esposizione del rapporto tra scienza e democrazia; due ambiti apparentemente distaccati, ma tra i quali esiste un rapporto molto complesso che li lega fin dall'antichità. Questo rapporto si può ritrovare anche nel dibattito creatosi su temi moderni, come per esempio, l'eutanasia, l'aborto, oppure in altri come lo sfruttamento di forme di energia alternativa. In tali questioni intervengono spesso agenti esterni che limitano lo sviluppo della scienza, come può essere la Chiesa per gli aspetti etici o le multinazionali per gli aspetti economici. E' quindi difficile stabilire chi debba decidere se limitare o meno l'opera e lo sviluppo della scienza ed è qui che deve entrare in gioco la democrazia, necessaria per prendere una decisione nel miglior modo possibile. Spesso non si arriva ad una conclusione e la situazione rimane bloccata come se niente fosse accaduto; è il caso delle energie rinnovabili ed ecologiche: le tecnologie per il loro utilizzo sussistono ormai da decenni ma il loro impiego comprometterebbe il potere economico di alcune società. Altre volte invece si arriva ad una soluzione intermedia, dove il singolo può scegliere secondo la propria opinione, che può essere diversa da quella di un' entità molto importante quale la Chiesa, come è accaduto in Italia per la discussione sull'aborto. In conclusione la democrazia è necessaria per prendere qualsiasi tipo di decisione, soprattutto nell'ambito scientifico dove spesso queste stesse decisioni potrebbero cambiare la vita dell'uomo in modo significativo. Infine, e sempre nell'ambito del Progetto Pianeta Galileo, la classe ha partecipato con altrettanto interesse ad un ultimo incontro, invero riservato ai solo docenti, dal titolo La rivoluzione scientifica dell'Età Alessandrina; relatore il professor Lucio Russo, presieduta dal professor Lauro Seariacopi.
Testi consigliati dal prof. Carlo Bernardini;
-Alan Cromer, L'eresia della scienza (Uncommon sense), ed. Cortina Raffaello, Milano , 1996.
-Eric John Hobsbawm, II secolo breve 1914-1991, ed. Rizzoli, Milano, 2000.
-Bertrand Russel, Storia delle idee del secolo XIX, ed. Longanesi, Milano, 1969.
-Martin Cohen, "Lo scarabeo di Wittgenstein", ed. Carocci, 2006.
-Carlo Bernardini, Fisica vissuta, ed. Codice, 2006.