Si è spenta poco prima dell’alba di sabato 13 gennaio Adriana Castrignanò Bich preside del liceo Giotto Ulivi dal 1980 al 1993. E’ probabile che gli studenti attuali e forse anche le loro famiglie non sappiano nemmeno chi fosse la sig.ra Bich, anche perché per la nostra società così abituata alla velocità, ai cambiamenti di mode, alle facce che brillano e scompaiono dalla ribalta televisiva e mediatica in generale nel giro di poche stagioni, 14 anni sono quasi un’era geologica. Tuttavia per molti docenti ancora in servizio nell’istituto, passati ad altra scuola o in pensione, per i collaboratori scolastici e il personale tecnico e amministrativo, la preside Bich è ancora ben presente nella memoria con connotazioni certamente positive. Donna di grande personalità, con una naturale inclinazione all’ironia e a volte anche alla battuta salace, ha saputo ben accompagnare la difficile crescita del Giotto Ulivi nel tessuto mugellano difendendo sempre i principi fondanti della sperimentazione. Era convinta che una vera formazione anche nel settore tecnico non potesse non passare da un percorso culturale a tutto tondo che parlasse al cuore degli studenti prima che alla logica utilitaristica (seppur necessaria in una giusta misura) della pura prospettiva d’impiego. Impossibile far giustizia in poche righe della personalità della preside Adriana Castrignanò Bich. Vogliamo ricordare così a volo d’uccello, la sua straordinaria capacità di sintesi espressiva nell’enucleazione della personalità di uno studente e dei risultati complessivi raggiunti nelle schede per l’ammissione alla maturità, la miriade di citazioni e aneddoti (le “ Roccacannuccia”, le “paglia per 100 cavalli”, i “pensare alla salute”, gli “ad impossibilia nemo tenetur” ecc) con i quali la preside coloriva le sedute dei vari organi scolastici da lei scherzosamente ribattezzati “conigli” omettendo da appassionata e scanzonata cruciverbista la “S” centrale. Straordinaria la sua facilità di relazionarsi a tipologie diversissime di persone sugli argomenti più disparati con naturalezza disarmante: poter discutere di letteratura italiana o latina con qualche docente in presidenza, passare a disquisire di confetture e di tricotage in alcuni momenti di pausa con le impiegate, aggiornare qualche amica docente sugli ultimi arrivi nella sua sterminata collezione di gufi. Anche dopo essersi ritirata dalla vita lavorativa volle mantenere rapporti di amicizia con chi le era stato accanto nella scuola, spesso ospitando lei stessa gli amici nella sua casa di Scarperia. Al figlio e al marito Bruno, inseparabile compagno della vita, le più sentite condoglianze da parte di tutte le componenti della scuola. Sotto è possibile aprire o scaricare (clic destro del mouse) il video di un'intervista rilasciata dalla preside Bich per il progetto di costituzione degli archivi storici del liceo Giotto Ulivi iniziato nell'As 2004-2005. Nella foto, scattata nel 1995 in occasione del 50° compleanno del segretario Piero Parigi, la preside Bich è a fianco del suo predecessore, successore e amico preside Bettarini.
Paolo Badiali
( ricordo del prof. Traversi letto alla fine della celebrazione delle esequie presso la chiesa parrocchiale di Scarperia)
intervista alla preside Bich 45 mb