Il 13 dicembre 2005 la IX edizione del Meeting 'Fai la cosa giusta!'
Il Liceo Giotto Ulivi si è impegnato in maniera consistente nel programmare l'adesione  del maggior numero di classi possibile alla manifestazione in oggetto. In tutto hanno partecipato circa 270 studenti e 17 insegnanti. Dobbiamo tuttavia, prima di aprire un link ai contenuti della manifestazione, segnalare i gravi disagi subiti soprattutto all'andata per la mancanza del treno speciale che era stato previsto dalle ferrovie in accordo con la Regione Toscana. Grazie all'attiva protesta degli insegnanti coordinatori solo verso le 10 è stato possibile disporre di un treno per Pontassieve e da lì finalmente usufruire, dopo altri contrattempi, del famigerato e decoroso treno speciale promessoci. Purtroppo ciò ha comportato arrivare al Mandelaforum con 75 minuti di ritardo. Come se non bastasse, la cospicua comitiva giottina ha dovuto sopportare un ulteriore ritardo (almeno 15 minuti) al ritorno. Peccato davvero per questa preoccupante disorganizzazione mostrata da Trenitalia, sarebbe stata un'occasione privilegiata per farsi pubblicità sul campo in maniera ben più efficace di tanti spot pubblicitari che non sempre trovano riscontro nella vita pratica. Positivo il riscontro ottenuto dagli studenti durante e dopo l'incontro.
 Occasione per riflettere sugli ultimi 60 anni di storia e sulla tragedia delle guerre
 
 
28-11-2005
Programma del IX Meeting sui diritti umani
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26-11-2005
Dossier per le scuole secondarie
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 'E' la pace il diritto primario delle persone e dei popoli. Senza la pace non c'è giustizia, non c’è democrazia, non ci sono diritti umani, perché la guerra con la sua violenza travolge tutto”. Usa queste parole Claudio Martini per presentare la IX edizione del Meeting sui diritti umani, che si è tenuto al Mandela Forum di Firenze il 13 dicembre e che ha avuto per tema “Nel tempo della guerra la pace come diritto”.

Un appuntamento importante, che la Regione Toscana organizza dal 1997 in occasione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ma che quest’anno coincide anche con il 60° anniversario degli eventi che hanno scandito la conclusione della seconda Guerra mondiale: l’apertura del campo di Auschwitz, la liberazione dell’Italia dal nazismo e dal fascismo, la prima bomba atomica su Hiroshima. “Anche l’inizio del XXI secolo - sottolinea il presidente Martini - continua ad essere segnato dalla guerra come elemento dominante, sia dal punto di vista militare che culturale. Il meeting è l’occasione per riflettere insieme sugli ultimi sessanta anni di storia, sulla tragedia delle guerre e sulle radici di un rinnovato impegno per la pace”.

Al Meeting partecipano ogni anno oltre 8.000 studenti delle scuole medie di tutta la Toscana che, dopo aver seguito una serie di lezioni e incontri di preparazione e sensibilizzazione ai temi della pace, si riuniscono al Mandela Forum di Firenze per ascoltare gli interventi di un nutrito gruppo di illustri relatori. Ci saranno la sopravvissuta all’esplosione di Hiroshima Seiko Ikeda, il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, il docente di diritto internazionale Antonio Cassese, il generale Fabio Mini, la studiosa dell’Ires Chiara Bonaiuti, il direttore dell’Accademia della carità di Milano, don Virgilio Colmegna, Lisa Clark dei Beati costruttori di pace, il giornalista Jean Touadi e ancora Manuela Dviri Vitali Norsa, Ahmed Kathrada e Ismail Muhammad Khatib che porteranno le loro testimonianze su Israele, la Palestina e l’apartheid in Sudafrica.

Un’altra testimonianza di rilievo è contenuta nel testo con il quale si stanno preparando i ragazzi che saranno al Mandela Forum il 13 dicembre. Si tratta di un’intervista allo scrittore David Grossman, firmatario, insieme ad altri intellettuali israeliani, di un manifesto nel quale si chiede a Israele e alla Palestina, dopo tanti anni di spargimento di sangue, di voltare finalmente pagina, riconoscendo però agli israeliani il dovere di compiere il primo passo, guardando negli occhi il popolo palestinese e partecipando alla sua sofferenza con simpatia umana.