arrivederci Giotto Ulivi da Daniela Cantoni
Ad
alcuni di voi ho insegnato il gioco del bridge appena arrivata 11 anni fa, e
qualcuno ha continuato ad apprezzare e praticare questo sport della mente. Avrei
voluto, allora , diffonderlo nel Mugello, ma in questo, io e mio marito abbiamo
fallito, perché non ci siamo resi conto delle dinamiche dell’ambiente in cui
vivevamo.
Viviana: come certamente si ricorda , appena arrivai la prima cosa che mi disse fu: stai attenta che l’anno prossimo ce li ho io, forse mi aveva scambiato per una di quelle insegnanti di informatica, come in quei tempi capitava spesso , di passaggio, che dopo un anno se ne andavano. Sono invece rimasta altri 10 anni, e ho avuto con lei tanti interessanti scambi di vedute.
Alessandro Pasquali: nonostante non sia in armonia con la sua concezione di scuola , gli devo molto, si è reso disponibile e ha contribuito alla mia crescita professionale.
Vieri: mi ha dato l’opportunità di fare delle preziose esperienze lavorative nell’ambito della formazione professionale , arricchendo il mio curriculum, e mostrando sempre una grande comprensione disponibilità e umanità.
Barbara e Roberta, sempre gentili e disponibili , che quando arrivai , senza casa , mi indirizzarono al residence di Scarperia.
A tutte le segretarie, anche quelle che mi hanno sognato ultimamente, (spero che non abbiano doti premonitrici).
Un pensiero particolare ad Annalisa con cui ho condiviso le mie angosce e confidenze.
A tutti i colleghi di matematica che mi hanno aiutato con un confronto aperto e disponibilità nel mio passaggio di cattedra nel 2000 , passaggio difficile dopo oltre 20 anni , che non prendevo più in mano un libro di matematica.
A tutti i colleghi con cui ho avuto modo di collaborare nei consigli di classe, in tutti questi anni, non posso elencarvi tutti ma di ognuno di voi serberò il ricordo, l’affetto e la stima.
Un pensiero per tutti i collaboratori , che con simpatia e solerzia hanno allietato le mie giornate.
In questi anni ho perso mia madre, ho avuto un fratello che ha aggravato la sua malattia, ho cambiato completamente il mio stile di vita.
Ricordo ancora il mio disagio i primi anni nell’incontrare in ogni dove alunni, genitori, colleghi, in piscina in palestra alla COOP, etc, ora dopo tanti anni, tale disagio era diventato un piacere, un motivo di allegria.
Da una ragazza timida e imbronciata e un po’ antipatica, con il complesso di superiorità dalla nascita, ho imparato l’umiltà, le buone maniere, la solidarietà, la collaborazione sono diventata più adulta e responsabile, anche questo lo devo a voi e a questa terra che anche se dura e poco accogliente mi ha forgiato il carattere e la personalità.
Un saluto di cuore a tutti
Borgo san Lorenzo, 17-6-2006
Daniela Cantoni