GIOTTO ULIVI, PRETE E APICOLTORE
di Marco Accorti
Don Giotto Ulivi, prete, apicoltore, polemista, caratteraccio, studioso delle
api, in tutta la sua vita ne disse e ne fece tante, ma, ahimé, ne azzeccò
poche. Tuttavia ancora oggi è ricordato come un genio impareggiabile, non
rendendo però giustizia a quel che realmente di buono riuscì comunque a fare.
E' per ripresentarlo in termini più realistici che chiesi collaborazione;
purtroppo la richiesta di aiuto non ebbe alcun riscontro e così le ricerche
continuano.
Cento anni fa, proprio in questi giorni, proprio come oggi, sembra
imperversasse un'epidemia influenzale, tant'è vero che su La Nazione di
Firenze dell'11 febbraio 1892 compare un avviso
"Per i convalescenti. Per chi fu attaccato dall'influenza", in cui il prof. Semola (con tanti altri clinici illustri) consiglia (o meglio pubblicizza) il PITIECOR, ricostituente e germicida a base di catramina ed olio di fegato di merluzzo. L'articolo conclude: .. I lettori mettano a profitto l'esperienza di distinti medici.
Chissà se Giotto Ulivi si era fidato di questo avviso. Di
fatto moriva di polmonite il 9 febbraio 1892 nella canonica della chiesa di
Santo Stefano a Campi Bisenzio dove era pievano dal 1878.
Chi lo pianse allora? Da quel che mi risulta, pochi, direi. Chi lo ricorda
oggi?. Forse solo quei 4 gatti del "Giotto fan Club", un'associazione
fantomatica a cui ho iscritto (a loro insaputa) le persone che nel tempo ho
contattato per raccogliere notizie. Ma chi era costui? L'Ulivi non era certo
passato inosservato attraverso il suo tempo. Anzi. Tenace osservatore della
natura, appassionato apicoltore, gran parlatore, cultore dei classici,
polemista incallito dalla penna
facile, non ha però mai dimenticato di essere
anche un prete, e non il solito pretino di campagna. Egli ha percorso l'800
consapevole dell'importanza del momento storico ed ha cercato di partecipare
agli avvenimenti più da attore che da spettatore. E questo, a parte un
"infortunio" che gli costò un paio di mesi di prigione (ma era ancora
giovane), dedicandosi con costanza all'educazione, oltre che delle anime,
delle menti che allora, come ora del resto, ne avevano tanto bisogno. In tempi
così grami i suoi parrocchiani erano sicuramente più ignoranti ed affamati che
peccatori, perché in fin dei conti è vero che pecca solo chi è consapevole.
Quindi con il suo magistero non faceva altro che seguire le orme di tanti
altri più o meno sconosciuti che si adoperavano, sull'esempio del Lambruschini
e del Ridolfi, l'uno religioso e l'altro nobile, a coniugare fede e libertà.
Era un seguace di quel cattolicesimo liberale non clericale di cui oggi si
torna a sentir parlare, per cui la prima libertà nasce dall'affrancamento
dall'ignoranza. Certo, l'obiettivo che si proponevano non era "conoscere
per deliberare", ma "conoscere per sfamarsi", questo sì. Così,
mentre il Lambruschini andava avanti con la sua scuola di mutuo soccorso, in
Mugello non si stava a guardare.
Don Lino Chini ne studiava la storia per farla conoscere ai suoi conterranei
in modo che ritrovassero radici e dignità e don Andrea Fumanti, quando in
Mugello gli analfabeti erano più del 90%, a Santa Maria a Caiano di Londa,
«.... invece d'andare a caccia, a zonzo in campagna, per i mercati ... fa
scuola cotidiana a suoi popolani tanto ... che pochi sono i giovani analfabeti
...e quando vanno coscritti ... vengono subito fatti caporali e sergenti»
[Chini, 1876 - Storia antica e moderna del Mugello, lib. IX, cap. 7°, pag.
305]
Un destino o forse una tradizione: un secolo dopo quella stessa terra
accoglierà un altro sacerdote scomodo: Don Milani a Barbiana. Don Giotto
Ulivi, più interventista che attendista, sceglie un altro campo d'azione. Sa
di api e di apicoltura e sa che il miele è un alimento ricco. In tempi così
amari, tempi in cui la fame si tagliava col coltello, aiutare qualcuno ad
imparare un mestiere e mandarlo a letto con il dolce in bocca e senza i crampi
della fame era opera sicuramente meritoria. E forse assicurava anche qualche
parrocchiano in più. Ecco, l'apicoltura diventa il suo strumento di
conversione e l'insegnarla sarà la "fissazione" della sua vita. Ma se il
Chini ed il Fumanti hanno oggi un posto, magari piccino, nella storia o almeno
nel ricordo, la figura di Giotto Ulivi è stata praticamente cancellata dal
tempo. Un paio di biografie, una alla morte ed una dopo 10 anni, ci accennano
un uomo che ha vissuto con grande impegno il suo tempo. Ma, un po' la scarsa
memoria storica e le ipocrite bugie di questi coccodrilli, un po' la nefanda
logica del "era tanto buono" che perseguita i trapassati, non ci
aiutano affatto a conoscerlo: lo sopravvalutano come scienziato, quasi lo
disconoscono come prete e uomo. Le ultime notizie di prima mano, e direi
affidabili, ce le ripropone nel 1903 don Lorenzo Ciulli, parroco di Galciana a
Prato. Questo prete, di cui ancora gli anziani si ricordano, intellettuale e
spregiudicato, è stato forse l'allievo più famoso dell'Ulivi. Dal niente,
l'ormai anziano Giotto, gli fa sbocciare dentro la passione per le api e lo
convince a studiare e a tradurre i brani dei classici latini dove si parla di
apicoltura. Poi comincia a pubblicargli i primi scritti. Purtroppo muore nel
1892 e non potrà portare a compimento quest'opera pigmalionica e divulgativa,
cosa che farà il Ciulli stesso nel 1903 dando alle stampe il lavoro completo "Le
Api dei georgici latini: brani originali e tradotti" (Grassi di Prato).
Intanto anche il Ciulli è diventato apicoltore, forse per contagio di passione
apistica, ed anche lui comincia ad insegnare agli altri. Ma questa è un'altra
storia.
Quel che ci interessa è che il Ciulli, buon conoscitore di uomini oltre che
di anime, nella prefazione del libro tratteggia un po' meglio la figura del
maestro, e da qui nascono le perplessità sulle biografie ufficiali. Di lui ho
ritrovato circa 70 articoli sull'apicoltura
[1] sparsi in
biblioteche ed archivi di Firenze e Prato, dimenticati, impolverati, alcuni
con le pagine ancora intonse, oltre ad un paio di manuali sullo stesso
argomento, uno postumo ed uno in numerose edizioni, e la collezione della
rivista di apicoltura da lui fondata e diretta per nove anni fino alla morte.
Ma lettere autografe, pochissime. Documenti sulla sua vita, citazioni,
lettere di altri, niente o quasi. Un'immagine pubblica marcata, una privata
quasi inesistente
[2] Strano destino, il suo. Cinquant'anni di vita rumorosa (Vasco Rossi
direbbe spericolata), messi in purgo da 100 anni di silenzio. Ma il
tempo non è sempre galantuomo. Spesso è una specie di bidone aspiratutto.
Nello stesso modo in cui ha risucchiato un tale combattente, non ha avuto
difficoltà a far sparire un esercito smisurato di uomini e di donne dalla voce
più flebile ma certo non meno meritori: la "Gente", si direbbe oggi. Quelli
che si affannano, lavorano, pagano le tasse e mandano avanti la baracca. Ecco,
riparlare di Giotto Ulivi è come riparlare di tutti loro. E' come dar voce al
silenzio della "Gente". Oppure è come ricercare prove e indizi per scrivere
la sceneggiatura di un film, un giallo con venature horror, ambientato
nell'ottocento.
Ma da dove cominciare? La sua famiglia è scomparsa nel nulla. Eppure aveva
delle sorelle, Costanza, Rosa ed Anna. Possibile siano rimaste tutte e tre
zittelle ? Possibile che nessuna si sia riprodotta? Magari un nipote è ancora
fra noi. Comunque, non si conosce neppure il luogo di sepoltura dei suoi
familiari. La casa natale, a Borgo San Lorenzo, è andata distrutta il 30
dicembre 1943 sotto un bombardamento aereo. Non rimane che una lapide
celebrativa. Della sua prima chiesa a Gricignano (Salaiole) non resta nulla.
Due case, proprio due di numero, sono state ricostruite sulle macerie di uno
dei tanti terremoti che hanno devastato il Mugello (forse quello del 1919 o
quello del '29).
Così è andato perduto l'archivio parrocchiale con i libri dei "Ricordi" e
delle "Entrate e Uscite", diari che ogni pievano doveva tenere giornalmente e
da cui sarebbe stato possibile ricostruire mille tasselli della sua vita.
Invece a Santo Stefano di Campi Bisenzio, l'altra pieve dove arriva nel 1878
e dove rimane fino alla morte, l'archivio parrocchiale è quasi completo. Ma
guarda caso manca solo il libro dei "Ricordi" che va dal 1876 al 1892, proprio
il periodo che lo riguarda. L'unico documento di carattere religioso
conosciuto, il discorso tenuto il 26 maggio 1878 in occasione del suo ingresso
solenne nella pieve di Campi, era custodito alla Biblioteca Nazionale di
Firenze. E questa chiave c'ha pensato l'alluvione a farla sparire. Ma eccoci
all'horror. Anche dei suoi resti mortali s'è persa ogni traccia. Don
Giuseppe Gondini, il parroco che gli è succeduto nella pieve, trasferisce nel
cimitero vecchio (comunale) di Campi, forse nel 1909, quanto rimane
dell'antico cimitero parrocchiale, dove quasi certamente era sepolto l'Ulivi.
Già sconsacrato, si racconta che il Gondini fosse scandalizzato dal fatto che
i ragazzi si rincorrevano fra le tombe divelte e che i cani portavano via le
ossa dei morti. E forse anche quelle del nostro don Giotto. Sicuramente
aveva una grande biblioteca, montagne di appunti e di disegni, nonché un
cospicuo epistolario con mezzo mondo. Niente notizie, tutto svanito. Un
Editore di Torino, Casanova, alla morte dell'Ulivi compra dagli eredi (chi
erano??) i diritti di tutte le sue opere.
Recentemente anche la casa editrice Casanova sparisce nel nulla, smembrata
dalle alchimie economico-editoriali. Sfumano così le possibili tracce di un
archivio e di una corrispondenza. Infine, l'ultima "ordinaria" alluvione di
Campi Bisenzio, poche settimane or sono, sembra aver danneggiato gravemente
l'archivio storico. Non lo avevo ancora visitato. Chissà, forse erano lì i
documenti che cercavo.
Come vedete ci sono tutti gli elementi per una bella epopea, ma sono ancora
troppi i tasselli mancanti per darle credibilità e trasformarla in storia.
Fra l'altro una storia della nostra terra e della nostra gente. Giotto Ulivi,
per il centenario della morte, meritava qualcosa di diverso del solito
necrologio celebrativo e bugiardo.
Meritava invece, come lo merita tutta la "Gente", di essere ricordato per
quello che realmente era. Non per quello che vogliono gli altri. Allora, "Chi
l'ha visto?" Chi vuol aderire al "Giotto fan Club" per riscrivere "La
vera vita di Giotto Ulivi, prete e apicoltore"? Chi vuol collaborare con
me per i festeggiamenti, finalmente dignitosi, dei 200 anni dalla nascita?
Non c'è tanto tempo. Il 5 aprile del 2020 è vicino.
Da: «Il Mugello», 1992, IV(35): 25-27 NOTE
[1] Il numero è nel frattempo aumentato e si acclude un elenco dei suoi
scritti
[2] Le ricerche sono proseguite e sono stati ritrovati anche
altri documenti, ma non tali da considerare esaurita la ricerca Gli scritti
di Giotto UliviGiotto Ulivi, fra le altre cose, era anche un grafomane.
Sono stati ritrovati circa 90 contributi a stampa, molti dei quali ristampe
identiche o appena revisionate di uno stesso scritto.
E' quindi spesso difficile riconoscere sotto titoli diversi uno stesso lavoro,
così come capita che in un'apparente identica ristampa appaiano marcate
differenze rispetto al pensiero di partenza. Era fatto così.1.- Compendio
teorico pratico di Apicoltura razionale
1869 - Firenze, Tip. Cenniniana, I ed., in 12° (19/20 cm), 119+1 p., 1 tav. f.t., 25 fig.- c
1873 - Firenze, Tip. Cenniniana, II ed., in 8° (17/20 cm), 110 p., 32 fig.
1879 - <Vita di Campagna>, Firenze, III ed., (Edoardo Perroncito segnala questa III ed. su <L'Ape Italiana>, giugno 1879, pag. 6)
1880/81 - (traduzione della III ed. in francese dell'abate C. Cansen) , <Boll. della Soc. apistica dell'Aube>
1882 - (IV edizione riordinata e corretta dall'Autore coll'aggiunta di un elenco dichiarativo delle voci tecniche e di altre poco note agl'illetterati), Firenze, Tip. Cooperativa, IV ed., in 8° (19 cm), 175 p., 28 fig.
1882 - (V edizione riordinata e corretta dall'Autore coll'aggiunta di un elenco dichiarativo delle voci tecniche e di altre poco note agl'illetterati), Firenze, Tip. Cooperativa, V ed., in 16°, 175 p., 28 fig.- o
1883 - (VI edizione riordinata e corretta dall'Autore coll'aggiunta di un elenco dichiarativo delle voci tecniche e di altre poco note agl'illetterati), Firenze, Tip. Cooperativa, VI ed., in 8°, 175 p., 28 fig.
2.- Allevamento delle api
1870 - <Bull. Soc. Entom. It.>, Firenze, Tip. Cenniniana, in 8°, a. II, pagg. 94-95 - c
3.- Discorso inaugurale delle sue conferenze apistiche a Roma
1871 - <Boll. agrario Romano>, Roma, Bartoli C., a. I, pagg. 337-339
4.- Sulla Fecondazione dell'ape regina. (I)
1871 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Firenze, Tip. Cenniniana, in 8° (21/22 cm), 16 p.- c
1871 - Sur la Fecondation de l'Abeille mère. (I), (trad.)
5.- Il Volo d'amore e la partenogenesi delle Api
1872 - <Agricoltore di Lucca>, Lucca, Canovetti, (24 cm), a. VIII, n. 5, pagg. 100-107- c
1872 - <Industriale Italiano di Ricca Rossellini>, Rocca San Casciano, Cappelli, a. VI, pagg. 202-205
1872 - Lucca, Canovetti, in 8°, 7 p.
6.- Intorno alcuni pregiudizi sulla pratica dell'Apicoltura
1872 - <Industriale Italiano di Ricca Rossellini>, v. VI, pagg. 63-64
1872 - <Il Coltivatore valsesiano. Boll. Comizio agrario di Varallo>, Varallo, a. III, pagg. 49-51
7.- Ancora sul volo d'amore e sulla partenogenesi delle api. Risposta al conte Bossi Fedrigotti di Rovereto
1872 - <Agricoltore di Lucca>, Lucca, Canovetti, a. VIII, n. 8, pagg. 197-204
8.- Intorno alcuni pregiudizi sulla pratica dell'Apicoltura
<Agricoltore di Lucca>, Lucca, Canovetti, a. IX, pagg. 77-79
9.- Considerazioni sulla fecondazione dell'ape Regina
1872 - <Boll. Comizio agrario di Rovigo>, Rovigo, a. III, pagg. 65-67
10.- Prolusione e conferenze apistiche a Teramo
1872 - <Pretuzio, Gazzetta del comizio agrario di Teramo>, Teramo, Marsili, a. II, pagg. 68-72
11.- Esame critico delle teorie sulla partenogenesi delle Api. (II)
1872 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Industriale Italiano di Ricca Rossellini>, Forlì, Gherardi, in 8°, n. 5-6, pagg. 144-152- c
1872 - <Rivista di Agricoltura di C. Rusconi>, a. IV, pagg. 61-76
1872 - Rocca San Casciano, Cappelli, in 8°, 9 p.
1872 - Exames critique sur la parthénogenèse et la semi-parthénogenèse. (II), (trad. da: <Rivista di Agricoltura> di C. Rusconi)
12.- Arnia Giotto
1874 - Firenze, Tip. Cenniniana, in 8°, 6 p., ill.- c
13.- Relazione al II Congresso degli Apicoltori italiani tenutosi a Firenze nel maggio 1874
1874 - <Agricoltore Messinese>, Messina, pagg. 285-288
14.- La Partenogenesi e Semipartenogenesi delle Api. (III)
1874 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Firenze, Tip. Cenniniana, in 8° (22/23 cm), 24 p.- c
1879 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, I pt. luglio, pag. 145 e seg.; II pt. agosto, pag. 165 e seg.; III pt. settembre, pag. 172 e seg. 1880 - Torino, III ed.
15. - La Manna, mielata o Melatica
1877 - <Bull. Soc. Entom. It.>, Firenze, Tip. Cenniniana, in 8° (22 cm), a. IX, pagg. 232-236- c
1877 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 4 p.
16.- La Manna, mielata e melatica: osservazioni
1886 - <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativa, in 8°, n. 2, 4 p.- c
17.- Deux réponses a Monsieur E. Beuve
1878 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°
18.- Il Palio dei ciuchi
1889a- <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativa, in 8°, n. 5, 4 p.- c
19.- La Nuova teoria di riproduzione. Osservazioni e considerazioni Del Filugello. La Partenogenesi dell'Ape è una chimera. (IV)
1879 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, novembre, 221 e seg.
1878 - Firenze, Tip. Cooperativa, in 16°, 16 p.- c
20.- La Partenogenesi esiste di fatto? (V)
1878 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, marzo, pag. 41 e seg.
1879 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, marzo, 11 p.- c
21.- Le Api operaie trasportano le uova? Osservazioni e considerazioni. (VI)
1878 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 10 p.- c
22.- Raccolta dei cinque più interessanti studi contro la Partenogenesi ? La Partenogenesi dell'Ape è una chimera
1879 - (1871: La partenogenesi dell'ape è una chimera; 1872: Esame critico della teoria sulla partenogenesi delle api; 1874: La partenogenesi e semipartenogenesi delle api; 1878: La nuova teoria di riproduzione; 1879: La partenogenesi esiste di fatto?), Torino, Stab. Artistico Letterario, II ed., in 8°
1880 - (1871: La partenogenesi dell'ape è una chimera; 1872: Esame critico della teoria sulla partenogenesi delle api; 1874: La partenogenesi e semipartenogenesi delle api; 1878: La nuova teoria di riproduzione; 1879: La partenogenesi esiste di fatto?), Torino, Stab. Artistico Letterario, II ed., in 8°, 11+69+11 p., ill.- c
22.- Le Api non trasportano le uova. (VII)
1879f - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 14 p.- c
1879g - Les Abeilles ne transportent pas les oeufs. (VII), (trad. da. <L'Ape Italiana>), Torino, Derossi, in 8°, 16 p.- c
23.- Povere cinque lire! Frettolosa rivista del volume "L'Apicoltura in Italia". (VIII)
1879 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), maggio (?), 15 p.- c
24.- Alla Prova si scortica l'asino
1879 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 3 p.- c
25.- Risposta data al Signor Vienney di Parigi. Intelligenti pauca. (X)
1880 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22/23 cm), n. 12, 15 p.- c
1880 - Réponse de l'Abbé Giotto Ulivi aux Critiques de Monsieur Vienney ? Intelligenti pauca. (X), (trad. da: <L'Ape Italiana>, n. 12, 1879), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 22 p.- c
26.- Une Prémiere réponse a M.E. Beuve et La seconde et dernière réponse a M. Vienney, collaborateurs de L'Apiculteur de Paris
1880 - (trad. da: <Economia Rurale>, aprile, maggio), Parigi, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 14 p.- c
27.- Risposta data al Signor Cav. Andrea de' Rauschenfels. Ripassin l'Alpi e tornerem Fratelli. (XI)
1880 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <L'Ape Italiana>, Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), 3 p.- c
28.- Risposta al Signor E. Beuve, Collaboratore all'Apiculteur di Parigi. (XII)
1880 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), aprile, 4 p.- c
29.- Risposta al Signor Vienney, Collaboratore dell'Apiculteur di Parigi. Chi ha ragione? (XIII)
1880 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), maggio, 4 p.- c
30.- Papere a buon mercato. Rivista del Trattato di Apicoltura di T. Sourbè di Bordò. (XIV)
1880 - <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, n. 2-3, 17 p.
1880 - Canàrds a bon marché. Revue du Traité d'apicolture de M. T. Sourbè. (XIV), (trad. da: <Economia Rurale>, n. 2, 3; In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 17 p.- c
31.- L'Apiculture raisonnée. Moeurs des abeilles. VI Mémoires de l'Abbé Giotto Ulivi
1881 - (trad. L. Gorlier), Amiens, Cadé van Messem per la Société d'apicolture de la Somme, 110 p., 7 fig.
32.- Tutti i nodi vengono al pettine. Risposta ai diversi collaboratori dell'Apiculteur di Parigi. (XV)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 2-3, 7 p.- c
33.- Il Polline e l'ape. Osservazioni al S. Cav. Dott. Angelo Dubini. (XVI) ? Piccole dimenticanze d'un maestro. Risposta al Signor C. Dadant. (XVII)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 6-7, 7 p.- c
34.- Tre piccioni ad una fava. Risposta ai diversi collaboratori dell'Apiculteur di Parigi. (XVIII)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 10, 7 p.- c
35.- Nuove nozioni di Fisiologia Apistica ossia gli Alveoli delle Api e i loro Effetti. (XIX)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Forlì, F.lli Gherardi, II ed., in 16° (18 cm), 32 p.- c
1889 - <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativa, IV ed., in 8° (23 cm), n. 8, 19 p.- c
36.- Apicoltura a 3 poveri soldi! Breve rivista del Compendio di Apicoltura del Cav. Andrea de Rauschenfels. (XX)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 11, 4 p.- c
37.- Arnia Poliforme. (XXXVII)
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Scienza e Lettere>, n. 18; In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Amiens, Paris, Leriche
1891 - Arnia poliforme, arnietta di osservazione e schiuditoio, (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativ a, n. 1, 2, 3; 24 p., 11 fig.- c
38.- Risposta data ai Signori G. Doucin e J.P. Arviset, Collaboratori dell'Apiculteur di Parigi e Giustificazione del Sacerdote Giotto Ulivi. (XXI)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 16° (22 cm), n. 18, 8 p.- c
39.- Le Esposizioni apistiche di Milano e Venezia. (XXII)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 20, 7 p.- c
40- Piccole dimenticanze d'un maestro. Risposta al Signor C. Dadant. (XVII)
1881 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 7, 3 p.- c
41.- Generosità per offese. Risposta al sig. Depois o Despois
1882 - <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (23 cm), n. 7, 4 p.- c
42.- Il Polpettone internazionale o I sapienti apicoltori del secolo XIX. Relazione al congresso di Milano. (XXIII)
1882 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22/23 cm), 15 p.- c
1882 - Complément de l'article inseré dans le journal l'Apiculteur de Paris, année 1882, n. 1, pages 18-22, Intitulé Réponse a MM. G. Doucin et J.P. Arviset. (XXIV)
1882 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 5 p.- c
43.- Lucciole per lanterne ossia la scienza apistica del conte G. Barbò. (XXV)
1882 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico letterario, in 8° (22 cm), n. 2, 8 p., 1 tav.- c
1882 - Des Vessies pour des lanternes, ou la science apistique du Comte G. Barbò. (XXV), (con L'Abeille et le Miel), Aosta, Mensio, in 8°, 24 p., 2 tav.; pagg. 1-13, 1 tav.- c
44.- L'Ape e il Miele. (XXVI)
1882 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, I ed., in 8° (22 cm), n. 3, 8 p., 1 tav.- c
1882 - L'Abeille et le Miel. (XXVI), (con Des Vessies pour des lanternes, ou la science apistique du Comte G. Barbò), Aosta, Mensio, in 8°, 24 p., 2 tav.; pagg. 17-24, 1 tav.- c
1891 - <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativa, II ed., in 8°, n. 9, 8 p.
45.- Ogni bel gioco dura poco. Risposta a diversi collaboratori dell'Apiculteur di Parigi. (XXVII)
1882 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (23 cm), n. 5, 4 p.- c
1882 - Un Defì chavalieresque en réponse à des injurias. (XXVIII), (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario
46.- Le Api. Cenni storici
1883 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Scienza e Lettere>, Prato, Guasti, I ed., in 8° (24 cm), 7 p.- c
1891 - Firenze, Tip. Cooperativa, III ed., in 8°, 7 p.
47.- L'Abbe Giotto Ulivi et M. H. Hamet. Lettre à M. Félix Rignon. (XXIX)
1883 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), in 8°, 7 p.- c
48.- Le Api operaie non trasportano le larve da una cella all'altra. Risposta al signor Duffau di Bordò. (XXX)
1883 - <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (23 cm), n. 11, 4 p.- c
49.- I Vecchi credenti ed i nuovi principi ossia le api tutrici non distinte dalle operaie. (XXXI)
1883 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22/23 cm), n. 16, 8 p.- c
1883 - Les Vieux croyants ou les abeilles-tutrices confondues avec les abeilles-ouvrières. (XXXI), (trad. da: <Economia Rurale>, n. 16; In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8°, 14 p.- c
50.- Pasquinata, ossia l'apicoltura all'esposizione di Torino per Mastro Pasquino di Roma
1884 - (vedi <Apicoltura Razionale>, 1885: 114; ripreso da <Comizio Agrario di Roma>, agosto 1884, Torino, Stab. Artistico Letterario per Cerallo libraio, in 8°, 16 p.- c
51.- Agli Apicoltori italiani. Delle due arnie più in uso
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Firenze, Tip. Cooperativa, in 8° (22 cm), 7 p.- c
52.- Apicoltura. Un qui pro quo. (XXXIII)
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 2, 4 p.- c
53.- Apicoltura. Fatti veri, conseguenze false. (XXXIV)
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 3, 4 p.- c
54.- La Fisiologia apistica in Germania ed in Italia. (XXXV)
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 7, 8 p.- c
55.- Sulla Formazione dei Sessi. (XXXVI)
1884 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Economia Rurale> (continuazione de <L'Ape Italiana>), Torino, Stab. Artistico Letterario, in 8° (22 cm), n. 11, 6 p.- c
56.- Sur la Formation des sexes et l'ovogenese. Revasseries de Monsiour J.B. Leriche. Doctrines de Giotto Ulivi. (XXXVIII)
1887 - (trad. da: <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, n. 12, 1886: 177-185; In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), Torino, Stab. Artistico Letterario per Cerallo libraio, 7 p.- c
57.- Delle Glandole salivari delle api e del cibo somministrato alle larve
1891 - (In: L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli), <Apicoltura razionale risorta in Italia mediante l'arnia poliforme>, Firenze, Tip. Cooperativa, in 8° (23 cm), n. 5, 7 p., 3 fig.- c
58.- Manualino di apicoltura ad uso dei contadini e delle scuole agrarie
1894 - (opera postuma), Torino, Casanova, in 16° (19 cm), 79 p., 18 fig.- c
59.- L'Apicoltura razionale. Raccolta di 43 articoli
s.d. - Questa antologia dei suoi lavori non ha mai visto la pubblicazione. Probabilmente rappresenta la sua ultima fatica editoriale ed il fatto che sia conservata a Torino fa pensare ad un progetto editoriale affidato all'editore Casanova. Il volume si presenta come un menabò ricco di annotazioni di mano dell'autore; gli articoli contenuti sono stati segnalati nelle relative schede.
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