Secondo Eduscopio (Fondazione Agnelli) il Giotto Ulivi è scuola d'eccellenza
La fondazione Agnelli tramite EDUSCOPIO ha individuato un metodo con il quale si può misurare l'efficacia educativa di una scuola di II grado. Possono esserci anche altri sistemi validi: sicuramente prendere in esame gli esiti occupazionali e/o universitari di chi l'ha frequentata può fornire informazioni molto interessanti.
Queste informazioni aiutano a riflettere sulla capacità educativa e di orientamento della scuola, anche grazie alla possibilità di fare confronti con gli istituti che nello stesso territorio propongono percorsi di studio analoghi.
L’autorevolezza del sistema è anche data dalle fonti dei dati analizzati che sono:
- Scuola in Chiaro del MIUR, dalla quale si ricavano i dati sui diplomati
- Anagrafe degli studenti universitari, dalla quale si ricavano le informazioni relative alle scelte di iscrizione e gli esiti universitari dei diplomati che si immatricolano
In questa indagine il Giotto Ulivi risulta scuola di eccellenza in tutti gli indirizzi di studio e anche confrontando i dati con le storiche scuole fiorentine esce sempre nelle primissime posizioni dimostrando come anche gli studenti del Mugello possano contare su una scuola di grande qualità senza doversi necessariamente rivolgersi alla città.
In particolare ciò che emerge è che è tutto il Giotto Ulivi ad essere valutato come scuola di grande qualità:
- il liceo classico è primo tra gli istituti dell’ambito territoriale della provincia
- il liceo scientifico è secondo (ma primo se si considera l’indice dei crediti ottenuti nei percorsi universitari)
- il liceo linguistico è secondo nell’ambito del territorio provinciale (anche in questo caso primo se si considera l’indice dei crediti ottenuti nei percorsi universitari)
- il tecnico commerciale è secondo (ma primo se si considera che al primo posto c’è un tecnico per il turismo)
- i tecnici settore tecnologico (per geometri e per perito agrario) risultano secondi (in quanto il secondo posto e il terzo posto sono occupati da istituti industriali, il Buzzi di Prato e il Leonardo da Vinci di Firenze)
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