A tutto il personale dell’I.I.S. Giotto Ulivi

Ai componenti del Consiglio di Istituto

Agli studenti

Ai genitori degli studenti

 

Il 1° settembre lascerò il servizio attivo per essere collocato in pensione.

Il pensionamento è un avvenimento inevitabile, che ogni lavoratore ad un certo punto della vita ha di fronte. Oggi, con le ultime disposizioni normative, sempre di più l’andare in pensione non è una scelta del dipendente ma arriva come disposizione dell’amministrazione al raggiungimento dei limiti di età. 

Nel mio caso, avendo iniziato la mia carriera giovanissimo, ho avuto l’opportunità della scelta: andare in pensione oggi dopo aver raggiunto il traguardo dei 43 anni di servizio o aspettare il raggiungimento del limite di età per la pensione di vecchiaia.

Ho scelto di lasciare ora il servizio. Non è stata una scelta facile: la scuola per me ha sempre rappresentato una ragione di vita, prima come studente, successivamente come insegnante e poi come dirigente e per la scuola ho sempre dato il meglio di me stesso operando con impegno e passione. L’aver attraversato oltre 40 anni di “scuola” ha voluto dire affrontare innumerevoli stagioni di riforme e per me, che ho sempre amato le innovazioni, ha fatto sì che questo lavoro sia stato sì gravoso ma anche interessante e mai noioso.

Ma l’aspetto che più degli altri ha reso questa attività così bella e stimolante è l’opportunità di essere sempre in relazione con gli altri, colleghi, docenti, personale amministrativo tecnico e ausiliario, genitori degli studenti e tutti quegli operatori pubblici e privati che a vario titolo collaborano con l’istituto. E non ultima è stata importante la relazione con gli studenti: è poi in fondo sono proprio loro il motivo di esistere della scuola.

Al termine della mia carriera al Giotto Ulivi desidero rivolgere un sentito, affettuoso e riconoscente saluto a tutti, docenti, non docenti, studenti, genitori, ringraziandovi per la collaborazione preziosa, appassionata ed efficace che mi ha accompagnato in questi ultimi sei anni.

                                                                                             

                                                                                              Filippo Gelormino