LA
DUPLICAZIONE DEL DNA
Durante
il processo di duplicazione del DNA , la doppia elica si srotola e si apre
lasciando "liberi" i nucleotidi dei due filamenti. Essi si legano,
secondo la regola della
complementarità delle basi, a nucleotidi liberi formando un nuovo filamento
complementare a quello vecchio; così
si sono formati due nuovi filamenti.
Ciascuno di essi contiene un filamento della molecola originaria di DNA, che funziona da "stampo", quindi le stesse informazioni. A catalizzare i vari passaggi della duplicazione intervengono molti enzimi di cui i gruppi più importanti sono: le DNA girasi che srotolano l'elica, le DNA polimerasi che procedono lungo la doppia elica, collocando i nucleotidi liberi in corrispondenza di quelli complementari dei filamenti originari; infine altri enzimi, le DNA ligasi , le quali provvedono a legare insieme i nuovi nucleotidi. Durante la duplicazione della doppia elica l' appaiamento delle basi azotate si ripete milioni di volte per ogni filamento di DNA ma alla fine del processo notiamo con stupore che gli errori rilevati sono pochi. Nel batterio E.Coli, ad esempio, alla fine della duplicazione , solo una ogni 10 milioni di basi azotate non è appaiata correttamente; questo significa che il congegno ha un elevata capacità di correggere gli errori. Le DNA polimerasi riescono in un nuovo filamento a sostituire con i nucleotidi appropriati quelli appaiati in modo sbagliato; questo guppo di enzimi percorre un solo filamento di DNA, e quando rilevano un errore rimuovono il nucleotide sbagliato, mettono al suo posto quello giusto e continuano il loro percorso. Questo meccanismo permette di conservare e di trasmettere l' informazione genetica di generazione in generazione.